Darsi un nome implica, in un qualche modo, disegnare per sé un’identità definita. Sicuramente l’attività di naming implica a monte la chiara consapevolezza dei valori e della mission che un nome deve rappresentare, che si parli di un’azienda, di un prodotto o, come nel nostro caso, di un’agenzia di comunicazione, grafica ed eventi.
Noi di Ornitorinco Studio abbiamo scelto di distinguerci per la capacità di mixare elementi diversi, per l’originalità delle nostre proposte e per la volontà di cercare sempre una visione nuova e diversa, soprattutto di fronte ad elementi conosciuti, a cui spesso siamo abituati ad associare un certo significato o un’interpretazione prestabiliti.
È da questa ricerca che nasce molto di quello che potremmo definire il nostro metodo, che consiste nel partire da un’analisi dettagliata del contesto in cui si opera, dei valori e dei significati che si associano universalmente a un prodotto, a un brand o – alcune volte – a un’azione stabilita. Questo primo step, infatti, permette di capire quali sono – a livello contestuale – i significati che il nostro target attribuisce all’oggetto del nostre interesse, sia esso una cosa, un’azione o un’azienda. Senza questa fase, ne siamo convinti, non è possibile produrre nulla che sia davvero creativo, perché la creatività non è sinonimo di sregolatezza, ma – più facilmente – di disciplina.
Ornitorinco Studio si pone, ogni giorno, progetto dopo progetto, l’obbiettivo di integrare non solo discipline differenti ma anche inclinazioni (le nostre) eterogenee, allo scopo di realizzare progetti che siano il risultato di un attento studio del contesto, del target di riferimento, ma anche dell’ascolto reale dei bisogni e delle richieste dei nostri clienti.
Partendo da quello che indiscutibilmente è un punto fermo del nostro metodo, arriviamo poi a distruggere, rivedere, stravolgere e rigirare: prendiamo strade tortuose, cerchiamo stimoli nuovi, leggiamo libri e ascoltiamo canzoni: perché una buona idea si nasconde ovunque, anche dove non pensavi possibile trovarla.
E quando arriva, perché c’è sempre quel magico momento in cui la buona idea arriva, capiamo di essere sulla buona strada. Sulla buona strada, sì: perché da sola – una buona idea – non fa un buon progetto. Chi, come noi, è un convinto sostenitore dell’analisi e dello studio preliminare alla fase di realizzazione di un progetto lo sa: un’ottima intuizione, per quanto valida, non basta. Servono coerenza con i valori e la mission definiti a monte (durante la fase di analisi), uniti a facilità di comprensione, comunicabilità e ricerca estetica: perché “anche l’occhio vuole la sua parte”.
Se volete vedere come il metodo Ornitorinco prende vita, se siete curiosi di capire la differenza tra “mix” e “caos”, visitate il nostro portfolio oppure scriveteci per un appuntamento: dal vivo non siamo poi così male!